LAVORO: 'STIPENDI IN RITARDO E INADEMPIENZE', SIT-IN LAVORATORI SOCIETA' VIGILANZA A PALERMO
Roma, 14 ott. (Labitalia). "Stipendi in ritardo, inadempienze contrattuali, disagio in aumento tra i lavoratori". La Filcams Cgil Palermo ha indetto per domani, dalle 10 alle 14, davanti alla Prefettura del capoluogo siciliano un sit-in di protesta dei lavoratori della società di vigilanza Cs Police. Il sindacato denuncia "il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori della società, che ancora aspettano la mensilità di agosto: il saldo della mensilità di luglio è stato erogato soltanto il 9 ottobre. Al personale dipendente non è stato riconosciuto, sin dalla assunzione, il corretto livello di inquadramento". "Riteniamo inaccettabile e spregevole una simile gestione nei confronti di lavoratori che, nonostante il ritardo e le difficoltà retributive, hanno fin qui continuato a garantire, con senso di responsabilità e professionalità, il regolare svolgimento dei servizi loro assegnati", dicono il segretario generale Filcams Cgil Palermo, Giuseppe Aiello, e il segretario Filcams Cgil Palermo, Manlio Mandalari, responsabile vigilanza privata. "La mancata erogazione degli stipendi, oltre a costituire una grave violazione delle normative contrattuali e legislative vigenti - dicono -, mette ulteriormente a repentaglio la stabilità economica dei dipendenti e il corretto espletamento delle loro attività". Tutto questo, dice la Filcams, avviene nel contesto di "un'amministrazione giudiziaria che dovrebbe essere garante del rispetto della legge e del contratto, oltre che della continuità aziendale e dei livelli occupazionali". Oggi l'azienda occupa circa 120 dipendenti, ma innumerevoli sono i lavoratori che a rotazione, negli ultimi anni, hanno rassegnato le loro dimissioni "per giusta causa, per le inadempienze retributive, quindi per l'insostenibilità economica dell'occupazione e le condizioni estreme di lavoro". "Alcuni svolgono anche 250/280 ore di lavoro mensili e, in taluni casi, senza il rispetto delle ore di riposo sufficienti", denuncia il sindacato. "La mobilitazione di domani - concludono Aiello e Mandalari - non rappresenta uno sciopero, bensì una forma di protesta pacifica e legittima. I lavoratori, nel pieno esercizio del loro diritto sindacale, intendono esprimere il proprio dissenso rispetto alle condizioni di lavoro e alla gestione delle spettanze, senza che ciò comporti ripercussioni sul loro servizio". Fonte Labitalia 14-OTT-24 servizio". Fonte Labitalia 14/10/24